Da Spittal a Villach

John Howard diceva che la bicicletta è uno strano veicolo: “il suo passeggero è anche il motore”. Devo dire che questa è la cosa che mi affascina di più di questo modo di viaggiare. Dopo l’andare a piedi, trovo che la bicicletta sia l’unico mezzo meccanico degno di nota che permette l’uomo di viaggiare per moltissimi chilometri semplicemente nutrendosi.
Il solo fatto di non dover pensare di dover fermarsi per fare benzina rende il viaggio decisamente più sereno, per muoversi bisogna solo far conto delle proprie forze. Quelle forze che ci hanno permesso di arrivare fino a qui a Rosegg a da Dobbiaco punto di partenza della R1 la Drauradweg

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Villach è una tipica cittadina turistica austriaca, si nota subito la differenza da Spittal e altri luoghi che abbiamo attraversato finora. Il confine italiano è tornato vicino e si percepisce subito passando sotto il ponte dell’autostrada A23. Una lunga coda di auto da e per l’Italia non ci spaventa noi siamo sotto lungo la Drava ad una velocità media di 20Km/h.
Tornando a Villach: La R1 percorre la città lungo il suo fiume, se vogliamo visitare il centro occorre deviare e attraversare uno dei ponti.
Merita ovviamente una visita la Hauntplaz punto di ritrovo dei cittadini di Villach, qui si trovano molti locali per bere e mangiare qualcosa. Superata la piazza sulla destra seguendo le stradine del centro si raggiunge St. Jakob la chiesa principale, un edificio costruito nel XV secolo in stile gotico.

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Nei nostri viaggi non mancano mai le feste localim oggi per rinnovare l’annuale tradizione siamo capitati, come sempre a nostra insaputa, nella festa di inaugurazione della Neue platz. Musica e figuranti per salutare l’arrivo di un nuovo spazio in città.

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Lasciamo nel primo pomeriggio Villach verso Rosegg, pochi chilometri di campagne lungo la Drava e laghetti balneabili come il Silbersee. Finalmente lontano dalla città ci fermiamo qui a Rosegg, un paese di 1000 abitanti non lontano dalle Alpi Caravanche.

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