Avete mai provato ad avvicinarvi ad un arbusto in inverno? si, quello tutto senza foglie, che sembra morto.
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In natura ci sono delle piccole cose pronte ad incuriosire in un attimo. Tempo fa in questo spazio parlammo di fioriture precoci pre-alpine. Esiste una pianta molto comune, tranne che in Puglia e nelle isole, si tratta del nocciolo, Corylus avellana.
Il periodo boreale, circa 7500 anni fa, fu per il nocciolo il momento di maggiore espansione nel continente, il clima freddo, fu ideale per il suo sviluppo. Con il riscaldamento progressivo del clima e l’aumento dell’umidità questa specie trovò meno spazio per via della concorrenza di quelle più adattabili a questi climi.
La particolarità di questa pianta, forse quello che l’ha aiutata a sopravvivere tutti questi secoli, è il fatto di fiorire in pieno inverno, normalmente intorno a febbraio, anche se quella in fotografia è una fioritura di inizi gennaio. Tutto dipende molto dall’andamento della stagione, rimane sicuramente una delle piante con fioritura più precoce che conosca assieme al corniolo.
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Il fiore del nocciolo non ha petali né sepali e nemmeno stami per la parte maschile. Accorgersi che questo arbusto, ai limiti del bosco, ha dei fiori è tutt’altro che comune. Aguzzate la vista e avvicinatevi bene, potrete stupirvi di trovare questa pianta fiorita anche in mezzo alla neve. Dei piccoli fiorellini rosso intenso, grandi come la punta di una matita, si trovano ai capi dei rami. Ma quello di intenso colore è solo la parte maschile, quella femminile invece è una specie di grappolo cilindrico di colore verde, poco appariscente, pendulo.
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Apprezzato già dai Romani, il nocciolo, il cui nome scientifico è Corylus avellana, dal greco κορις, elmo, e dalla cittadina campana di Avella, dove è coltivato da secoli. L’area di diffusione del nocciolo, oggi, è molto ampia e comprende gran parte dell’Europa e dell’Asia minore, sua zona d’origine. E’ da considerarsi fra le piante colonizzatrici perché, infatti ha esigenze modeste non necessita di molto terreno. Non è un caso trovare piante di nocciolo sia in montagna che in pianura.
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Nelle due foto, dettaglio del fiore maschile a sinistra e femminile a destra.
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Fra le curiosità del nocciolo vi è quella dell’impollinazione. Infatti vi chiederete quale insetto possa portare il polline dal fiore maschile a quello femminile in pieno inverno. Nessun insetto aiuta il nocciolo a riprodursi, bensì è il vento il trasportatore del polline. Solo la legge dei grandi numeri è in grado di far sopravvivere questa specie, il nocciolo produce moltissimo polline in modo da aumentare la probabilità che dal fiore maschile attraverso il vento, questo arrivi al fiore femminile.