E’ una notizia di qualche settimana fa e suona in questi giorni un po come un regalo di Natale.
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Secondo l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) il volume dei ghiacci dell’Artico ha subito un incremento del 50% rispetto al 2012. Se ricordate su queste pagine scrivevo di un lago nel Polo Nord proprio a Giugno 2013. Una notizia quindi che lascia un certo stupore, ma non si può cantare vittoria per il clima. I dati rilevati da ESA confrontando quelli del satellite CryoSat dell’autunno 2012, 2011, 2010, la misurazione autunnale di quest’anno sembra poter dare qualche piccola speranza per i ghiacci del Polo Nord con incremento di 3mila chilometri cubi. Nel 2012 il volume totale di ghiaccio marino non superava i 6 mila chilometri cubici contro i 9 mila di quest’anno.
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Potremmo dire una parziale buona notizia, in effetti questo incremento non indica un’inversione di tendenza. Dai dati rilevati dai satelliti gli scienziati hanno individuato che solo il 10% del ghiaccio si è formato nell’arco di un anno, il resto è definito “pluriennale” ovvero quello che è sopravvissuto alle estati senza sciogliersi.
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Fonte ESA: http://www.esa.int/Our_Activities/Observing_the_Earth/CryoSat/Arctic_sea_ice_up_from_record_low